Sonnolenza diurna? Potrebbe essere il primo segnale di demenza: ecco cosa rivela lo studio

Non si dovrebbe mai sottovalutare la situazione quando si soffre di sonnolenza diurna, questo potrebbe essere un segno tipico della demenza che sta per arrivare.

Essere troppo apprensivi in merito alla propria salute può essere eccessivo, può portare a mettersi in allarme quando non è necessario, ma certamente nessuno come noi conosce il nostro corpo, per questo sa interpretare al meglio eventuali segnali che possono emergere. E’ quindi naturale cercare di percepire se possa esserci qualcosa che non va, specie se non si è mai verificata prima, come può accadere quando si riscontra frequentemente la sonnolenza diurna.

donna con sonnolenza diurna
C’è un legame a sorpresa tra sonnolenza diurna e demenza – Bellamica.it

Si tratta di un disturbo che apparentemente potrebbe non essere considerato grave, ma che si tende ad addebitare a un periodo in cui magari non si è dormito eccessivamente, per questo si avrebbe bisogno di più riposo. In realtà, sottovalutarlo può essere davvero un errore, visto che può incidere sulla capacità di concentrazione nelle varie attività da svolgere ogni giorno.

Sonnolenza diurna e demenza: quale può essere il legame

Cercare di parlare subito con il medico quando si nota un sintomo che non era mai stato riscontrato prima se si verifica con frequenza è determinante. Questo permetterà di capire se possa essere considerato “naturale”, quindi magari un effetto collaterale legato a un’abitudine o a un farmaco assunto, o se sia necessario fare approfondimenti.

Raramente tendiamo a pensare a qualcosa di serio quando si ha sonnolenza diurna o si nota qualcuno che tende ad addormentarsi, magari dopo pranzo, si può pensare che non abbia dormito a sufficienza e abbia bisogno di riposo. E invece la causa potrebbe essere ben più seria. L’attenzione dovrebbe essere massima se l’episodio si verifica ogni giorno e non tanto dopo avere mangiato, quando potrebbe essere spontaneo volersi appisolare, specie se si sono consumati cibi pesanti. A dispetto di quanto molti potrebbero pensare, questo potrebbe essere considerato un primo segno di demenza, che potrebbe poi svilupparsi nel corso degli anni.

donna con demenza
Chi soffre di sonnolenza diurna potrebbe poi sviluppare la demenza – Bellamica.it

A metterlo in evidenza è una ricerca condotta su donne over-80 apparsa su ‘Neurology’, secondo cui chi manifesta il problema potrebbe avere le maggiori possibilità di incorrere nella malattia nei cinque anni successivi (il rischio sarebbe raddoppiato). E’ comunque prematuro parlare ancora di un rapporto di causa-effetto, ma certamente un po’ di preoccupazione potrebbe emergere.

Le persone che sono state coinvolte nello studio hanno riscontrato spesso cambiamenti nella durata e nella qualità del sonno notturno, Chi non aveva sonnolenza diurna ma anzi aveva un sonno notturno stabile solo nell’8% dei casi ha sviluppato segni di decadimento cognitivo. A essere a rischio sono soprattutto le donne non giovanissime, per questo chi tende ad addormentarsi facilmente in orari non consoni dovrebbe parlare con il medico curante o con un neurologo.

Del resto, è risaputo come il sonno regolare possa essere un aiuto per il sistema immunitario, oltre che per la salute cognitiva. E’ in questa fase che il cervello riesce a riposare e a ringiovanire, così da poter ragionare più facilmente e acquisire maggiori ricordi. Intervenire il prima possibile può essere quindi fondamentale.

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