C’è una dieta che per anni ha spopolato e, in effetti, funziona davvero. Ma bisogna mangiare qualcosa di assolutamente disgustoso.
Chi bella vuole apparire un po’ deve soffrire…così recitava un vecchio proverbio molto di moda all’epoca delle nostre nonne che si strizzavano dentro a bustini strettissimi e scomodi nella convinzione di alleggerire il punto vita. Di credenze strade in passato ce ne erano davvero tante e anche oggi, tutto sommato, non scherziamo.

Soprattutto le convinzioni peggiori sono quelle che riguardano le diete. Negli anni ’80, ad esempio, complici le “influencer ante litteram”, le esperte di fitness americane, andava di moda la dieta liquida a base solo di succhi e centrifughe iper salutiste. Poi è stato il turno della dieta del minestrone.
Ora spopola la dieta della carne cruda e del burro: sembra che ci siano persone che si nutrono solo di questi due alimenti e giurano di dimagrire a vista d’occhio. Ma c’è una dieta che le batte tutte, una dieta che per anni ha spopolato e che, a dirla tutta, funzionava meglio delle altre. Piccolo problema: bisognava mangiare qualcosa di assolutamente disgustoso.
Vuoi perdere peso? La dieta più efficace è questa ma è disgustosa
Di diete ormai è pieno il web e sono piene anche le riviste di lifestyle. Ce ne sono talmente tante che è persino difficile scegliere quale seguire. Un tempo andava molto di moda un certo regime alimentare: funzionava veramente ma bisognava ingerire qualcosa di assolutamente disgustoso.
Se pensate che la dieta del minestrone sia la più efficace, sappiate che state sbagliando e pure di grosso. Non è nemmeno la dieta dell’ananas quella che fa miracoli e se pensate che il cibo in assoluto più disgustoso siano le barbabietole sappiate che questo è niente rispetto a quello che hanno ingurgitato alcuni “seguaci” della dieta della tenia.

Se non ne avete mai sentito parlare è perché dopo anni, finalmente, si è capito la pericolosità di questa dieta che poteva causare danni permanenti nei pazienti. I malcapitati dovevano ingoiare una pillola contenente la testa del cosiddetto “verme solitario” il quale, una volta arrivato nello stomaco, mangiava tutto ciò che una persona introduceva nell’organismo.
In pratica una persona poteva mangiare tutto quello che voleva – persino una torta intera – e dimagriva perché intanto si pappava tutto la tenia, cioè il verme che poteva arrivare a dimensioni assurde: anche a 9 metri. La dieta in questione andava molto di moda negli anni ’40.
Per fortuna è stata abbandonata in quanto, oltre che disgustosa, era anche pericolosissima: la tenia può provocare alcuni effetti collaterali seri come nausea, vomito, diarrea e costipazione. Ma la cosa peggiore è che il verme può spostarsi all’interno del corpo e raggiungere anche il cervello causando la neurocisticercosi che, ancora oggi, è causa di circa il 30% dei casi di epilessia in Asia e Africa.