Non sapevo che i pannelli solari potessero danneggiarsi così tanto se non si fa attenzione a questo dettaglio

I pannelli solari, anche se sono progettati per resistere a condizioni atmosferiche difficili, possono danneggiarsi in alcune circostanze specifiche. Andiamo a vedere come.

I pannelli fotovoltaici sono dispositivi che trasformano la luce del sole in energia elettrica. Funzionano grazie a un materiale semiconduttore che, colpito dalla luce solare, libera elettroni generando una corrente elettrica continua.

pannelli solari
Non sapevo che i pannelli solari potessero danneggiarsi così tanto se non si fa attenzione a questo dettaglio – bellamica.it

Sono stati progettati per resistere a tutte le condizioni atmosferiche, ma non tutti sanno che si potrebbero anche danneggiare. Per prevenire i danni è molto importante fare una pulizia periodica, circa ogni 6 mesi. E dopo ogni eventi atmosferici, è sempre meglio andare a dare una controlla.

La manutenzione degli impianti fotovoltaici serve per riuscire a garantirne la massima efficienza nel tempo. Per questo motivo bisogna fare attenzione al cambiamento climatico e soprattutto all’aumento dei fenomeni atmosferici estremi. Un esempio su tutti alla pioggia del Sahara.

Pannelli solari: attenzione ai cambiamenti climatici

La pioggia del Sahara è un fenomeno meteorologico che si verifica quando correnti d’aria calda e secca sollevano la sabbia del deserto e la trasportano a migliaia di chilometri di distanza. Attraversano il Mediterraneo e raggiungono il Sud Europa, soprattutto Italia, Spagna e Grecia.

installazione pannelli solari
Pannelli solari: attenzione ai cambiamenti climatici- bellamica.it

Purtroppo, non è qualcosa di raro, in quanto solo nel 2024 si sono verificati diversi episodi in Italia, soprattutto tra marzo e aprile. Questo fenomeno ha un impatto visivo immediato, ma anche alcune conseguenze pratiche, in particolare per chi possiede un impianto fotovoltaico. Chi ne possiede, deve stare attento alla pioggia del Sahara, in quanto può influire temporaneamente sulla resa energetica dell’impianto.

Quello che succede è che la sabbia riduce l’assorbimento della luce. In poche parole, la sabbia, depositandosi sulla superficie dei pannelli, ostacola il passaggio della luce solare, con un calo di efficienza che può arrivare anche al 20-30%, soprattutto se lo strato sabbioso è uniforme e persistente.

Anche se la pioggia lava i pannelli, la sabbia contenuta nell’acqua può asciugarsi al sole lasciando macchie e aloni. In alcuni casi, questi residui diventano più difficili da rimuovere e possono accumularsi con il tempo.

Insomma, se l’impianto solare non viene pulito dopo una pioggia sabbiosa, può produrre meno energia del normale per giorni o settimane. In un impianto residenziale, questo può significare una riduzione di diversi kWh al mese, traducendosi in minori risparmi in bolletta.

È molto importante, quindi, una pulizia regolare, senza però utilizzare strumenti aggressivi, come i prodotti chimici abrasivi. È consigliabile quindi rivolgersi a un servizio di pulizia professionale, specializzato in impianti fotovoltaici. In genere, bastano 1-2 interventi all’anno.

Con il cambiamento climatico e l’aumento dei fenomeni atmosferici estremi, eventi come la pioggia del Sahara potrebbero diventare sempre più frequenti anche in Europa. Questo significa che la manutenzione degli impianti fotovoltaici sarà sempre più importante per garantirne la massima efficienza nel tempo.

Fortunatamente, la soluzione è molto semplice: sarà necessario solo monitorare visivamente l’impianto dopo eventi meteorologici sabbiosi e prevedere una pulizia periodica. In questo modo, il tuo impianto fotovoltaico continuerà a funzionare al massimo delle sue potenzialità, garantendoti energia pulita e risparmio in bolletta.

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