Brutti tempi per i genitori: se date ai vostri figli determinati nomi, rischiate sanzioni pesantissime. Vediamo come non bisogna mai chiamare i bambini e le bambine.
Ho un caro zio nato negli anni ’50 che si chiama Antonio Maria in quanto mia nonna – sua madre – è profondamente cattolica. Ebbene se nascesse oggi non potrebbe più chiamarsi così e i miei nonni rischierebbero una multa bella salata. Ma non è questo l’unico caso. Dal 2000 in avanti, nel nostro Paese, è stata introdotta una Legge che limita la libertà di scelta dei nomi dei propri figli. Una Legge che a molti sembrerà assurda e persino un tantino offensiva ma è stata ritenuta necessaria per tutelare la dignità e il benessere psicologico dei bambini.

Il nome, infatti, secondo diversi studi di Psicologia, può incidere in misura importante sul nostro equilibrio e sulla nostra serenità soprattutto durante i primi anni della nostra vita: dare ad un bambino un nome eccessivamente stravagante può significare condannarlo a continue prese in giro a scuola. Pertanto, dal 2000 in avanti, alcuni nomi in Italia sono vietati per Legge e i genitori rischiano pesanti sanzioni.
Ecco i nomi vietati per Legge in Italia
Una delle cose più divertenti durante la gravidanza è scegliere il nome del nascituro insieme al partner. Puntualmente poi vogliono dire la loro anche le future nonne e le future zie. Ma attenzione a non sbizzarrirsi troppo con la fantasia in quanto, in Italia, dal 2000 in avanti, alcuni nomi sono vietati per Legge.

La prima regola da rispettare è: mai più di 3 nomi e mai dare ad un bambino un nome femminile o, viceversa, ad una bambina un nome maschile. Mio zio, se fosse nato dopo l’anno 2000, non si sarebbe potuto chiamare Antonio Maria, dunque. Le uniche eccezioni ammesse sono: Andrea, Fiore, Felice, Diamante, Celeste che possono essere attribuiti tanto ad un maschietto quanto ad una femminuccia.
Vietatissimi i nomi di personaggi storici controversi: non possiamo chiamare i nostri figli Mussolini, Hitler, Lenin, Stalin, Pol Pot. Non possiamo nemmeno però chiamarli con il nome del nostro personaggio fantasy preferito: vietato Batman o Superman o Spiderman e via discorrendo. Se sei un’amante di Mercoledì Addams rassegnati: non puoi chiamare la tua bambina né Mercoledì né Venerdì in quanto sono ritenuti nomi di cattivo auspicio.
Se ben ricordate, meno di una ventina di anni fa gli allora coniugi Totti rischiarono guai per aver chiamato la loro secondogenita Chanel. Ebbene Chanel è consentito ma non è consentito, invece, usare nomi di marchi registrati che non siano mai stati usati come nomi di persona come, ad esempio, Gucci o Dior o Nutella. Infine non si possono chiamare i bambini con il medesimo nome dei genitori o dei fratelli a meno che essi non siano defunti al momento della nascita.